Triuggio,16.09.2011

LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE PER LE INFRASTRUTTURE GIUSEPPE PEREGO.

 

In questa lettera vorrei fare riferimento, in particolare, alla discussione accesa che c’è stata il giorno 21 luglio, durante la conferenza di VAS. Lei ha espresso, per ben due volte, perplessità sulle ragioni dei cittadini che non vogliono essere derubati dei loro spazi verdi, collocati, come già detto molte volte, in luoghi urbanizzati e che, un domani, lo saranno ancor più.
Ciò che mi ha più colpito è il fatto che i bisogni dei cittadini sono stati definiti frutto dell’egoismo di volere il verde vicino a casa e si sono accampati strani problemi come quello delle reti di recinzione rotte e dei ritrovi di compagnie chiassose. Tutto questo non è riportato nel verbale, non essendo, giustamente, materia di VAS ma un cittadino che non ha partecipato alla riunione non ha potuto sentire queste parole e, al più, rispondere.
A Triuggio ci sono molti comitati e associazioni per il verde ai quali, i triuggesi che lei definisce egoisti hanno aderito. Questo proprio perché, in Giunta, non ci si preoccupa della salvaguardia ambientale. Basta andare nei comuni limitrofi per capire che il comune, anche senza l’aiuto di associazioni, può fare molto:
Biassono che confina con il Parco cintato più grande d’Europa ha appena inaugurato un parco giochi ad APPENA 100 METRI dal Parco con relativi parcheggi e marciapiedi (Parco Oriana Fallaci). Più in là, verso Vedano, troviamo il Parco S. Pio. Idem per Monza San Gerardo e Villasanta.
Anche peggio, a mio parere, sono le affermazioni del primo cittadino che, sempre in sede VAS, ha affermato che il campetto di calcio è prioritario e si troveranno soluzioni alternative da proporre all’interno della Villa don Bosco.
Ma che strano modo di pensare! Si distrugge un luogo già attrezzato e funzionante, sperando di poterlo ricostruire all’interno della villa, ben sapendo che essa è soggetta a vincoli particolari.
Senza contare, poi, la disattenzione generale, in questo piano integrato, alle categorie più deboli come, per esempio, gli anziani (ma non solo!). Oggi abbiamo la grande fortuna di vedere la vita allungarsi. E gli spazi verdi vicino a casa sono essenziali per coloro che, in pensione da molto tempo, trascorrono la giornata nei loro appartamenti, magari da soli. E non è tutto: c’è chi, purtroppo, per difficoltà fisiche legate all’età, non può più usufruirne. In questi casi, nella nostra Triuggio, sta emergendo una nuova realtà: questi spazi sono utilizzati anche dalle badanti che vengono ospitate in casa. Ne ho incontrate due di loro che trovano comodo restare nelle vicinanze delle abitazioni a trascorrere le ore di pausa giornaliere in quegli spazi verdi. Essendo raggiungibili facilmente, sono l’ideale per le loro esigenze.
Tutto questo per dirle che non sono i triuggesi gli egoisti. Se il vostro fare è spinto unicamente da una logica speculativa, rischiate di fare gli interessi di pochi e perdere di vista il benessere dei cittadini che, in politica, quella vera, dovrebbe essere la questione fondamentale.

Terruzzi Angelo
Comitato Triuggio Onesta Verde Vivibile